ERNESTO MARCHIO’ QUARTI

(Bergamo, 1907 – Ivi, 1982)

Allievo di Ponziano Loverini alla scuola di belle arti dell’Accademia Carrara, dimostrò il suo talento e la qualità della sua arte esponendo a diciannove anni una serie di ritratti e di visioni partenopee ed ischitane, alle quali seguì un anno dopo un’altra personale con ritratti a piena figura e paesaggi meridionali. Con l’amico pittore Romualdo Locatelli si recò poi in Africa Settentrionale, attratto dal fascino dell’esotismo e dal colore dei luoghi e delle scene di vita. La sua pittura “africanista” incontrò il favore del pubblico e della critica, che accolsero favorevolmente la sua mostra alla Galleria Jandolo di Roma. Il Quarti soggiornò poi per qualche tempo a Parigi e ne ritornò per esporre nel 1937 alla Galleria Vitelli di Genova una serie di opere più composte e meditate nel segno e nelle tinte. Partecipò con sue tele alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma, al Premio Sanremo, al Premio Bergamo e alle sindacali di Milano. Durante la guerra dipinse opere di notevole valore e d’intensa drammaticità che poi distrusse lasciandone soltanto qualche scarna traccia fotografica. Dopo alcuni tentativi di pittura informale subito ripudiati, ripiegò sul consueto repertorio di figure umane trattate con sottile ironia allestendo mostre tematiche negli ultimi anni di vita.

 

 

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